Proteggi la salute del tuo cuore con visite specialistiche mirate alla prevenzione, alla diagnosi precoce e al monitoraggio delle patologie cardiovascolari

Il tuo cuore al centro

La visita cardiologica a Quartucciu, Cagliari

Le malattie cardiovascolari, che colpiscono il cuore e le arterie, possono essere prevenute e trattate con controlli regolari eseguiti dal cardiologo.

Il Dottor Emanuele Secci, presso il Centro Medico Cao, si occupa di:

  • Cura delle malattie cardiovascolari, come scompenso cardiaco e anomalie del ritmo.
  • Prevenzione cardiovascolare per individuare precocemente eventuali fattori di rischio.
  • Follow-up dei pazienti sottoposti a interventi di rivascolarizzazione, sia cardiochirurgici che mediante angioplastica percutanea.

Dottor Emanuele Secci

– Cardiologo –

Il Dottor Secci ha maturato una lunga esperienza nella struttura di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari, affinando le sue competenze nell’imaging cardiovascolare e nella gestione delle emergenze cardiologiche.

Grazie alla sua professionalità, i pazienti trovano in lui un punto di riferimento per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie cardiovascolari.

A cosa serve la visita cardiologica e quando rivolgersi al cardiologo?

La visita cardiologica è utile per:

  • Diagnosticare, monitorare e trattare le malattie cardiovascolari, sia acquisite che congenite.
  • Valutare la presenza di familiarità per patologie cardiache.
  • Analizzare i fattori di rischio, come ipertensione, diabete e ipercolesterolemia.
  • Approfondire lo stile di vita e le abitudini che potrebbero influire sulla salute del cuore.

Alcuni sintomi che funzionano da campanelli d’allarme utili a capire che è necessario prenotare una visita di controllo cardiologico sono:

  • Dispnea, ovvero difficoltà respiratoria o sensazione di affanno, chiamata anche “fame d’aria”.
  • Dolore toracico, acuto o sordo, con possibile irradiazione a braccia, mascella o schiena. vissuto talvolta come un senso di oppressione, accompagnato da altri sintomi come nausea o vomito, dolore alla mascella e alle braccia, sudorazione, ipotensione (pressione bassa) o ipertensione (pressione alta);
  • Palpitazioni e irregolarità del battito cardiaco, con difficoltà a recuperare un ritmo normale dopo uno sforzo.
  • Gonfiore a gambe, caviglie e piedi, segnale di possibile insufficienza cardiaca.

Una consulenza cardiologica è consigliata anche in caso di:

  • Familiarità con patologie cardiovascolari.
  • Presenza di sindrome metabolica, ipertensione, ipercolesterolemia o diabete.
  • Gravidanza a rischio o ipertensione gestazionale (preeclampsia).
  • Consumo di sigarette o tabacco, attuale o pregresso, per monitorare possibili effetti sul sistema cardiovascolare

F.A.Q.  visita cardiologica

Cosa si nasconde dietro i sintomi?

Le principali patologie cardiovascolari comprendono:

  • Malattie ischemiche del cuore, come infarto del miocardio, cardiopatia ischemica cronica o ipertensiva e angina pectoris.
  • Arteriopatie periferiche, con ridotto afflusso di sangue agli arti.
  • Aterosclerosi, causata dall’accumulo di placche nei vasi sanguigni.
  • Coronaropatia, che interessa le arterie coronarie e può provocare eventi cardiaci gravi.
  • Aneurisma aortico, caratterizzato dalla dilatazione della parete dell’aorta.
  • Insufficienza cardiaca, in cui il cuore fatica a pompare il sangue in modo efficace.

Quali sono i fattori di rischio cardiovascolare?

I fattori di rischio per le malattie cardiache si dividono in due categorie:

  • Non modificabili, come l’età (maggiore rischio dopo i 50 anni), il sesso (gli uomini sono più esposti in età precoce, mentre le donne lo sono dopo la menopausa) e la familiarità con patologie cardiovascolari.
  • Modificabili, su cui è possibile intervenire con uno stile di vita sano, come l’aterosclerosi, l’ipercolesterolemia, il fumo di sigaretta, l’ipertensione arteriosa, il diabete e l’obesità.

Adottare un’alimentazione equilibrata, svolgere attività fisica regolare e sottoporsi a controlli periodici sono strategie efficaci per ridurre il rischio cardiovascolare.

Come si svolge la visita cardiologica?

Il cardiologo vorrà conoscere la storia del paziente e dei suoi familiari, vorrà sapere quali sono le sue abitudini alimentari e il suo stile di vita, chiederà al paziente di descrivere i sintomi, come è stato l’esordio, la frequenza, la durata.

 La visita proseguirà con un esame obiettivo durante il quale il cardiologo controlla e ausculta il cuore con il fonendoscopio e misura la pressione arteriosa del paziente. Verifica eventuali gonfiori agli arti inferiori (edemi a piedi e caviglie), la temperatura, il peso corporeo.

Il cardiologo sottopone il paziente a Elettrocardiogramma (ECG), un test funzionale non invasivo che, tramite l’applicazione di elettrodi, permette la rilevazione dell’attività cardiaca, e a Ecocardicolordoppler (ECOCARDIO), un esame attraverso cui il medico può visualizzare il cuore su uno speciale computer, chiamato ecocardiografo grazie agli ultrasuoni trasmessi dalla sonda che viene posizionata sul torace del paziente. Attraverso questo esame il cardiologo può visualizzare le camere cardiache, misurare le loro dimensioni, valutare la funzione di pompa del cuore e lo stato delle valvole cardiache.

La visita inizia con la raccolta dell’anamnesi, in cui il cardiologo:

  • Approfondisce la storia clinica del paziente e dei suoi familiari.
  • Valuta eventuali fattori di rischio, come ipertensione, diabete e ipercolesterolemia.
  • Analizza lo stile di vita, inclusi alimentazione, attività fisica e consumo di alcol o tabacco.
  • Chiede informazioni sui sintomi, specificando la loro frequenza, durata e intensità.

Segue l’esame obiettivo, durante il quale il cardiologo:

  • Ausculta il cuore con il fonendoscopio.
  • Misura la pressione arteriosa.
  • Controlla la presenza di eventuali edemi agli arti inferiori.
  • Valuta la temperatura corporea e il peso per completare il quadro clinico.

 Se necessario, vengono eseguiti esami diagnostici di base, come:

  • Elettrocardiogramma (ECG), per analizzare l’attività elettrica del cuore e individuare eventuali anomalie.
  • Ecocolordoppler cardiaco, per valutare la struttura del cuore, le dimensioni delle camere cardiache e la funzionalità delle valvole.

 

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Come si effettua l’ECG

L’elettrocardiogramma a riposo è un esame rapido e non invasivo. Il paziente si sdraia su un lettino con il torace scoperto, mentre il medico applica gli elettrodi necessari per registrare l’attività cardiaca. L’esame dura pochi minuti e consente di individuare alterazioni del ritmo cardiaco o segni di sofferenza miocardica.

L’ECG è un test sicuro, eseguibile anche in gravidanza senza alcun rischio per la mamma o il bambino.

A cosa serve l’Ecocolordoppler cardiaco a riposo?

L’ecocolordoppler cardiaco a riposo permette di identificare quasi tutte le malattie cardiache e monitorare la loro evoluzione nel tempo. In particolare è utile per:

  • Valutare lo stato delle valvole cardiache, individuando eventuali stenosi o insufficienze.
  • Analizzare le dimensioni e il movimento delle pareti del cuore.
  • Diagnosticare cardiopatie congenite.
  • Monitorare gli esiti di interventi cardiochirurgici.

Come si svolge l’Ecocolordoppler cardiaco a riposo?

L’ecocolordoppler cardiaco si esegue come una normale ecografia. Il paziente si sdraia su un lettino con il torace scoperto, mentre il medico applica un gel conduttore sulla pelle e fa scorrere una sonda ecografica all’altezza del cuore. L’immagine viene visualizzata in tempo reale su un monitor, consentendo di analizzare la funzionalità cardiaca.

L’esame è indolore, non invasivo e privo di controindicazioni.

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