Una visita endocrinologica può durare dai 30 ai 60 minuti, durante i quali l’endocrinologo raccoglie informazioni sulla storia familiare, patologica e alimentare del paziente. In primo luogo il medico si informa sui sintomi:
- Quali sono i sintomi attualmente presenti
- Quando sono iniziati
- Se sono ricorrenti o se è la prima volta che si manifestano
A ciò si aggiunge un’anamnesi personale e familiare del paziente:
- Abitudini
- Stile di vita
- Tipo di lavoro
- Tipo di alimentazione
- Interventi chirurgici pregressi
- Disturbi endocrini presenti nella famiglia
- Farmaci assunti
- Eventuali altre abitudini, compreso il vizio del fumo o il consumo di alcol
Esegue poi un esame obiettivo durante il quale l’endocrinologo controlla alcuni parametri, come la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, il peso e la statura. Procederà alla palpazione manuale della tiroide – unica ghiandola “raggiungibile” dall’esterno – quando si presume che il problema registrato dal paziente riguardi questo organo endocrino.
Valuterà inoltre la salute della pelle, dei capelli, della bocca e dei denti, poiché alcuni disturbi correlati agli ormoni possono avere un impatto su queste aree.
Esegue infine se lo ritiene necessario l’Ecografia Tiroidea.
Se lo ritiene necessario inoltre, lo specialista può prescrivere alcuni esami diagnostici, tra cui:
- Analisi delle urine
- Analisi del sangue
- Tac
- Risonanza magnetica
- Nelle visite di controllo successive alla prima il medico può anche valutare i risultati delle analisi prescritte in precedenza